Un prezioso strumento per la tua rinascita finanziaria

Il tema della rinascita non può non toccare la sfera finanziaria e a questo proposito non solo vorrei raccontarti la mia esperienza, ma sono felice di poterti dare sia dei preziosi consigli che mi sono serviti moltissimo in questi mesi e soprattutto, di farti conoscere un prezioso strumento che ti può permettere di rendere reale e concreta la tua rinascita finanziaria.

Innanzitutto, perché ti parlo di rinascita finanziaria? Perché i soldi sono importanti, sono l’indicatore di quanto radicato sei nella materia, di quanto stai facendo bene il tuo lavoro, di quanto in equilibrio sia il tuo chakra di base. I soldi ti permettono di realizzare i tuoi progetti, di sostenerti in questa dimensione, di mantenere la tua famiglia, di aiutare altre persone. Senza un buon radicamento nella materia, non puoi protenderti realmente verso l’alto perché non c’è equilibrio tra la tua parte spirituale e quella materiale.

Voglio condividere con te la mia esperienza in tal senso. Era da qualche anno che stavo pensando e cercando a dei modi per iniziare a far lavorare il denaro per me. Per quanto mi appassioni il mio lavoro di Grafica Olistica, che mi permette di esprimere i miei talenti e la mia creatività e che penso continuerò a portare avanti ancora a lungo, il più grande svantaggio che tutti i lavoratori autonomi hanno (come probabilmente hai anche tu) è che se non lavori, non guadagni.

Questa cosa mi preoccupava già da diverso tempo, perché, vista la velocità con cui cambiano le cose in quest’epoca, ho pensato che, forse, non mi dedicherò (o non potrò o vorrò dedicarmi) alla grafica per sempre, ma che ad un certo punto potrei voler fare qualcos’altro che possa garantirmi delle entrate costanti, senza fare violenza su me stessa (= posto fisso nella 3D), o, meglio ancora, che mi permetta di raggiungere la libertà finanziaria.

L’idea, però, di mettermi a studiare finanza, metodi di investimento, tassi di interesse, ROI, ecc. era qualcosa di troppo grande e troppo complicato, soprattutto per me, che i numeri non sono esattamente il mio grande amore…

Devo dire però che ho sempre avuto una predilezione per il settore immobiliare, tanto che, l’anno scorso, ho investito una bella somma tra formazione e consulenze in questo settore e non escludo che in futuro mi potranno ritornare utili. Ma non è di questo di cui voglio parlarti oggi.

La mia richiesta all’Universo formulata un paio di anni fa, quindi, si è materializzata in tutta la sua grandezza, proprio l’anno scorso: era maggio 2023 e una persona a me cara di cui ho grande stima, mi parla per la prima volta dell’“arbitraggio”.

L’arbitraggio (puoi cercare in rete più informazioni) è un modo molto proficuo, più sicuro rispetto ad altri e molto veloce per guadagnare sulle differenze di prezzo di un bene su mercati diversi. L’arbitraggio si basa sullo “spazio”, ovvero sui mercati diversi in cui viene quotato uno stesso bene.

Un esempio di arbitraggio potrebbe essere quello della benzina: io abito a 5 minuti dal confine con la Slovenia e lì la benzina costa circa 1,50€. In Italia la pago circa 1,80€ mentre in autostrada può superare anche i 2,00€. Quindi lo stesso bene (la benzina) ha prezzi diversi in diversi mercati. Se tu immagini di comprare la benzina in Slovenia a 1,50€ e di rivenderla poco dopo al distributore in Italia a 1,70€ ecco che hai un guadagno su questa operazione. L’arbitraggio può essere fatto con diverse materie prime, con l’oro e i metalli preziosi, ma soprattutto con le monete digitali, in quanto, puoi agevolmente spostarle da un mercato all’altro (i vari exchange o case di cambio), al contrario della benzina, appunto, che richiederebbe troppi costi di trasporto, permessi, ecc.

Prima di parlarti di arbitraggio con le monete digitali, le cryptovalute, faccio una premessa: fino a maggio dell’anno scorso, ero fermamente convinta che le cryptovalute fossero la “moneta del diavolo”. Un sistema ideato e costruito per tenerci in gabbia in una realtà che ci vuole tutti schedati, controllati, poveri (e possibilmente malati), in cui i nostri soldi valgono sempre di meno rispetto al caro buon vecchio contante (che continuo tra l’altro ad utilizzare il più possibile).
Nel corso dei mesi però, ho avuto la possibilità di partecipare a molte formazioni con degli esperti di monete digitali, di arbitraggio e di finanza “alternativa” che mi hanno dato una nuova prospettiva sulle criptomonete e vorrei condividerla con te, brevemente.

Innanzitutto, cosa sono le criptomonete (o cryptovalute)? Da Wikipedia:
“Le criptovalute sono monete virtuali basate sulla tecnologia della blockchain e servono per acquistare beni o servizi e scambiare valore. Le criptovalute sono composte da codici crittografici, sono autonome e non girano nei normali servizi finanziari, bancari e soprattutto governativi. Le informazioni sulle transazioni in criptovaluta sono memorizzate in un registro digitale decentralizzato, basato tipicamente sulla tecnologia blockchain”.
Da questa breve spiegazione (che ti consiglio di approfondire), puoi capire immediatamente 3 cose importanti:
1) le cryptovalute si chiamano così perché sono sicure, hanno un sistema di codici crittografato, che è praticamente in-hackerabile, ossia che non si può violare, in quanto tutte le transazioni che vengono effettuate sono verificate dalla rete stessa (tecnologia blockchain). Per cui se un hacker volesse in qualche modo dirottare un pagamento dal mio portafoglio digitale al suo, non potrebbe, perché la rete (formata da milioni di utenti), rileverebbe l’incongruenza e non glielo permetterebbe.

2) Le cryptovalute sono autonome e non girano nei normali servizi finanziari, bancari e soprattutto governativi. Questo significa che, qualsiasi operazione tu faccia attraverso la tua banca, questa ne ha il completo controllo e può acconsentire oppure no. La banca può decidere se tu puoi fare o no un bonifico, sa a chi lo fai, quanti soldi fai uscire e se la somma è troppo alta per i suoi gusti o il beneficiario non gli piace, ti chiama a telefono e ti chiede informazioni sulla transazione e può annullarla o perfino chiuderti il conto. Con le cryptovalute questo non avviene, in quanto sono al di fuori del sistema bancario e governativo e tu puoi operare in completa autonomia.

3) Le informazioni sulle transazioni in criptovaluta sono memorizzate in un registro digitale decentralizzato. Esiste cioè un registro digitale di tutte (ma proprio tutte) le transazioni che sono state fatte dall’inizio della creazione del sistema di cryptovalute ad ora. Questo significa che tutto è trasparente (lo è il codice della transazione e l’importo, ma non è riconducibile al nome della persona). Ed è decentralizzato, non c’è alcun organo di controllo che monitora le tue transazioni, sei fuori dal sistema.

Capendo un po’ di più, dunque, di questo mondo digitale, ho cambiato la mia opinione sulle criptovalute e questo mi ha permesso di aprire una porta-finestra su un universo di Abbondanza e prosperità.

Tornando all’arbitraggio, la prima criptovaluta che è stata creata (nel lontano 2009) si chiama Bitcoin ed è la più grande di tutte, ma ci sono centinaia di criptovalute diverse. Ad oggi, un Bitcoin vale circa 70 mila dollari, ma non ha lo stesso valore su tutti gli exchange. Gli exchange sono le cosiddette “case di cambio”, quelle che trovi negli aeroporti quando devi cambiare i tuoi Euro nella moneta locale. Potrai notare infatti, che le varie casette che trovi lì non cambiano i tuoi Euro tutti allo stesso prezzo.
Quando andavo in Croazia, ad esempio, fino a 2 anni fa, 1 Euro valeva circa 7,2 kune, ma nelle varie casette di cambio che trovavo dopo aver passato il confine, una mi cambiava l’Euro a 6,5 kune, l’altra a 6,7 kune, ecc.

Così è anche per le criptovalute. Ad esempio, un Bitcoin su Binance (il più grande exchange del mondo) è valutato 70.000 $, mentre su Bitfinex, un altro exchange, è valutato 70.100 $. Se tu compri su Binance e rivendi poco dopo su Bitfinex il tuo Bitcoin, ecco che hai un guadagno di 100 $. Questa operazione è appunto l’arbitraggio e la puoi fare molte volte al giorno, con grande profitto.

L’arbitraggio è un’operazione legale e anche facile da fare, se ci sai smanettare un po’. Ti scarichi l’app di CoinGecko e puoi vedere quanto sono quotate le varie criptovalute sui vari exchange. Ovviamente devi avere un sacco di tempo, un sacco di fondi e soprattutto è fondamentale il fattore velocità, in quanto le criptovalute sono molto volatili e il loro prezzo varia di secondo in secondo.

Ovviamente, quando ho deciso di intraprendere questa strada, non mi sono messa io in prima persona a fare le operazioni di arbitraggio, ma ho conosciuto un’azienda canadese attiva nel settore, con molto successo, già da oltre 8 anni, la quale, grazie a una tecnologia avanzata, rileva in automatico le differenze di prezzo, monitorando ben 12 exchange e lavorando con 6 criptovalute. 

La differenza fondamentale tra l’arbitraggio e il trading, è che nel trading scommetti sul FUTURO: tu compri un’azione, un titolo, un Bitcoin ora e speri che in futuro il prezzo salga per venderlo e avere un profitto e questo è molto pericoloso perché in futuro il prezzo potrebbe anche crollare; l’arbitraggio, invece, si basa sul PRESENTE, ovvero, se in questo esatto momento c’è differenza di prezzo e quindi un profitto, si fa la transazione, altrimenti no.
Le operazioni di arbitraggio vengono effettuate solo se c’è margine di profitto. Questo permette di eliminare completamente il rischio e di ottenere guadagni molto veloci.

L’azienda di cui sono socia, oltre a fornire formazione finanziaria costante, a fronte di un’iscrizione annuale, mi permette, dunque, di “mettere a lavorare” una somma (che può essere da 1.000 $ in su) e ogni mese, grazie alle operazioni molto proficue di arbitraggio, divide con i soci i suoi profitti, in una percentuale variabile che può arrivare anche fino al 9% di profitto mensile composto. Composto, perché ogni mese, se non togli i profitti (o il capitale, che puoi tranquillamente ritirare quando vuoi), la percentuale viene calcolata sul totale del mese precedente e questo mi ha permesso di raddoppiare il mio capitale dopo 10 mesi.

Questo sistema mi ha appassionata talmente, da tenere anche delle piccole sessioni di formazione (naturalmente gratuite e in presenza) per gli amici più stretti, i conoscenti e le persone che non sono molto tecnologiche, in modo da insegnare loro ad aprire un account sugli exchange, ad attivare il proprio wallet digitale, a spostare e cambiare i fondi in criptovalute, a fare un cashout dei profitti e inviarli al proprio conto corrente.
Non mi dilungherò ulteriormente su come funziona tecnicamente il sistema, per cui se ti può interessare, sarò felice di spiegartelo a voce e di farti vedere i meravigliosi risultati che mi ha portato.

La domanda che può sorgerti spontanea è: “Ma allora, Laura, se questo sistema è remunerativo come dici, perché non lo fanno tutti?”.

Ci sono fondamentalmente tre motivi:
1) perché le persone non lo sanno! Non c’è alcuna pubblicità in tv e le banche certamente non te lo diranno mai, perché se le persone venissero a conoscenza di questa opportunità, ritirerebbero immediatamente i fondi dai propri conti e investimenti bancari e li metterebbero a fruttare nell’arbitraggio. Ed è per questo che le banche, anzi, stanno facendo una vera e propria crociata (apparente, visto che comprano anche loro criptovalute) verso chi investe nelle monete digitali, in quanto vengono private di moltissimi clienti e profitti;

2) non tutti sono adatti agli investimenti. Robert T. Kiyosaki, nel suo best seller “I quadranti del cashflow” colloca nei quadranti di destra T e I, i Titolari di impresa gli Investitori.
La maggior parte di noi risiede invece nei quadranti di sinistra, quelli D del Dipendente o A del lavoratore Autonomo. Chi è in questi ultimi due quadranti è probabile che sia più predisposto a ricercare la sicurezza finanziaria e a lavorare per avere uno stipendio fisso anziché investire. Spesso, per queste persone, l’unico investimento possibile è quello sicuro al 100%. La mia risposta a questa affermazione, solitamente, è che «l’unico investimento sicuro al 100% è quello che non fai»;

3) il terzo motivo è la paura. Quando si tratta di soldi emergono in ognuno noi tutte le paure più recondite (della perdita, che sia una truffa, del fallimento, ecc.), le forme pensiero (i soldi sono sporchi, le cripto sono il male, i ricchi sono dei truffatori, per avere soldi bisogna lavorare e farsi il mazzo, ecc.) e le convinzioni (un amico ha perso tutto con le crypto per cui non mi fido, non fa per me, ecc.).
Io stessa, avendo investito diverse somme a 5 cifre… ho dovuto davvero prendere queste paure una ad una e lavorarci a testa bassa, con disciplina e determinazione per poter essere libera di intraprendere la strada verso la rinascita finanziaria. È stato (e continua ad esserlo) un lavoro di costante pulizia; ringrazio dal cuore tutte le mie terapeute e alla mia life coach per le infinite sessioni di motivazione e di crescita personale; e tutte le persone che hanno avuto il coraggio di uscire dalla propria zona di confort, di aprirsi a questa nuova opportunità e che adesso stanno condividendo con me, con molta gioia, la loro rinascita finanziaria.


Alcuni consigli per la tua rinascita finanziaria

I 6 consigli che posso, dunque, darti per iniziare, e che a me sono serviti moltissimo, sono questi:
1) Lavora su te stesso. Fai una lista di tutte le tue convinzioni depotenzianti in merito al denaro, alla ricchezza, all’abbondanza e al successo; testale utilizzando gli strumenti di tua conoscenza e poi lavorale una ad una. Io ad esempio uso molto la Kinesiologia Emozionale RD, il ThetaHealing, Quanti-Ka, la PNL, ma anche la visualizzazione e la semplice azione consapevole, per riprogrammare la mia mente e abituarla a generare pensieri di successo.
2) Informati. Inizia ad informarti in rete o da persone autorevoli di tua conoscenza su come funziona l’arbitraggio. Se vuoi approfondire questo sistema, sono a tua disposizione. Non sono una consulente finanziaria, ovviamente, e questo tengo a sottolinearlo, ma sono una smanettona… :D e mi appassiono alle cose che danno grandi risultati. Ti invierò diversi link e materiale con cui potrai avere ben chiari quali sono i benefici e i rischi (qualsiasi investimento li ha, seppur calcolati o minimi), come funzionano le operazioni di arbitraggio, chi sono i fondatori dell’azienda, quali sono gli exchange e le criptovalute con cui viene effettuato l’arbitraggio, quando vengono divisi i profitti e lo storico dei tassi di profitto degli anni precedenti, ecc. per darti una panoramica più approfondita e accompagnarti in tutto il processo tecnologico se vorrai iniziare.
3) Formati. La formazione è essenziale se vuoi rinascere finanziariamente. Più cose sai e più controllo hai suoi tuoi soldi. Se sai come gestire le tue finanze, puoi farle prosperare. L’azienda di cui sono socia è basata infatti, oltre che sulle attività di arbitraggio, anche sulla formazione finanziaria, per insegnare alle persone come gestire, mantenere e far prosperare i propri soldi. C’è a disposizione una sorta di Netflix della formazione e ogni settimana i referenti italiani conducono delle lezioni online davvero interessantissime.
4) Frequenta persone e ambienti di ricchezza. Frequentando persone povere, non diventerai mai ricco. Per generare ricchezza devi immergerti in energie di ricchezza e frequentare persone ricche: questa è una regola base che tutti i milionari e le persone di successo hanno sempre seguito e consigliato. L’energia di una persona ricca (di denaro ma anche di qualità interiori e di conoscenza) ti influenzerà positivamente.
5) Agisci. Dopo la formazione è necessario agire, compiere delle azioni per dare dei messaggi chiari all’Universo sulla strada che vuoi seguire. Partecipa agli eventi in presenza e online, sii attivo e dedica un po’ del tuo tempo a sviluppare relazioni e a creare il terreno in cui i tuoi semi di ricchezza potranno germogliare e fiorire.
6) Condividi i tuoi successi e la tua esperienza. Quando condividi i tuoi successi, espandi nel mondo la tua energia di abbondanza e permetti alle persone di beneficiarne. Questo creerà ulteriore abbondanza per te. Quando una persona raggiunge il successo, le viene naturale volerlo condividere con gli altri ed è il motivo per cui moltissimi imprenditori milionari iniziano a fare formazione e ad aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi.

L’unico limite alla realizzazione dei nostri sogni è la nostra mente. La domanda che ci veniva posta, quando eravamo piccoli o adolescenti era: “Cosa vuoi fare da grande?”. La domanda che invece a me piace di più è: “Cosa vuoi fare di grande?”. Se ad un tratto avessi la possibilità concreta di realizzare i tuoi sogni, quelli più grandi, quelli che hai chiuso nel famoso cassetto… avresti il coraggio di iniziare?

Spero che questo articolo ti possa avere ispirato e che possa davvero dare inizio alla tua rinascita finanziaria.